Non si parlavano pubblicamente dallo scorso giugno, da quando Donald Trump aveva proposto la legge fiscale nota come "Big Beautiful Bill". Spenti i bollori, i due si sono rivisti ai funerali dell'attivista conservatore Charlie Kirk, scomparso lo scorso 10 settembre alla Ohio Valley University. "Mi sei mancato", è quanto la lettrice labiale Nicola Hickling – citata dal Daily Mail – è riuscita a interpretare dalla bocca di Donald Trump impegnato a conversare con Elon Musk. E mentre i 6mila presenti si preparavano a dare l'ultimo saluto all'attivista, il miliardario ha stretto la mano al tycoon all'interno della State Farm Arena di Glendale, Arizona.
La conversazione
"Come stai?", stando a quanto riportato dal Daily Mail, sarebbe stata questa la prima domanda del Presidente a Musk. E mentre quest'ultimo scuoteva le spalle in segno di risposta, Trump ha continuato: "Allora, Elon, ho sentito che volevi parlare". Più che un dialogo, l'incontro tra i due sembra essere stato un monologo in cui il miliardario si è limitato a cenni ed espressioni non verbali. "Cerchiamo di capire come tornare in carreggiata", aggiunge il tycoon, che al sì con la testa di Musk aggiunge: "Mi sei mancato". E così, come due vecchi amici apparentemente propensi a mettere una pietra sopra al passato, i due sono tornati a suscitare la curiosità di media e analisti politici internazionali.
Cos'è successo a giugno
La disputa tra Donald Trump ed Elon Musk è scoppiata a seguito della proposta di legge fiscale e di spesa di Trump, il "Big Beautiful Bill", che prevedeva 4 trilioni di dollari in tagli fiscali per i ricchi e 1,5 trilioni in tagli alla spesa, inclusi sussidi per le energie rinnovabili, fondamentali per Tesla. Musk, consulente di Trump nel "Department of Government Efficiency", ha definito la legge un'"abominazione", scatenando una guerra di insulti su X dove Trump ha minacciato di revocare i contratti governativi a SpaceX e Starlink, mentre Musk ha accusato l'ex presidente di legami con il caso Epstein.