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Ritornare a investire nel mondo dello sport affinché diventi un driver di crescita della società umbra sotto i diversi aspetti della vita sociale, economica ed educativa. È questo l'obiettivo della prima tappa di "Umbria, Destinazione Sport", gli stati generali del settore organizzati oggi, venerdì 19 settembre, al Barton Park di Perugia dalla Regione Umbria - attraverso l'Assessorato allo sport e al turismo - in collaborazione con Enit, Sport e Salute, Fondazione SportCity, Camera di Commercio dell’Umbria, CONI, CIP e Sviluppumbria.
Un percorso partecipativo regionale - unico in Italia - composto da sei tavoli tematici, con la partecipazione di esperti altamente qualificati provenienti da tutto il paese, che sta dando avvio alla riscrittura partecipata della legge regionale sullo sport del 2009. L'iniziativa si svolge nelle giornate di oggi e domani, sabato 20 settembre, e rappresenta la prima tappa di un percorso che si concluderà nel mese di novembre 2025 a Terni.
Nell'appuntamento perugino, dopo i saluti istituzionali aperti dalla presidente della regione Stefania Proietti, dalla sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e dal presidente regionale del CONI Aurelio Forcignanò, ha visto - con la moderazione del giornalista Rai Marco Mazzocchi - gli interventi dell'onorevole Mauro Berruto, già commissario tecnico della Nazionale di pallavolo maschile, dal titolo "Diritto allo sport e politiche pubbliche per lo sport alla luce della riforma dell'articolo 33 della Costituzione" e del professor Roberto Lamborghini, che ha illustrato lo studio "Lo stato di salute della pratica sportiva in Umbria".
"Il diritto allo sport, sancito dall'articolo 33 della Costituzione - ha detto Mauro Berruto - va trasformato in opportunità reale. Occorre ampliare l'accessibilità economica della pratica sportiva, riconoscere lo sport come investimento sanitario, riaprire e gestire in modo equo gli spazi scolastici, anche durante il pomeriggio e durante il periodo estivo, rafforzare l’educazione motoria precoce e sfruttare il territorio quale palestra naturale. Solo così le leggi e le iniziative di cui parliamo oggi avranno un impatto concreto sui cittadini".
"Abbiamo pensato questi Stati generali dello sport - ha spiegato l'assessore regionale Meloni nel dare l'avvio ai lavori dei tavoli tematici - perché la gestione pianificata dello sport nelle sue varie declinazioni rappresenta una politica pubblica di benessere e sviluppo. L’attività motoria è benessere, coesione sociale, crescita culturale ed economica, rappresenta un moltiplicatore della qualità della vita e un motore di inclusione".
"Il profilo demografico dell'Umbria - ha proseguito Meloni - ci dice che prevenzione e invecchiamento attivo non possono essere solo slogan, ma una scelta strategica, con lo sport che diventa medicina preventiva e lotta alla sedentarietà. Abbiamo una legge regionale nata nel 2009 e solo ritoccata nel 2017. Il mondo dello sport, nel frattempo, è cambiato, attraverso nuove forme del volontariato, la transizione digitale, con un’impiantistica da rigenerare, industry degli eventi e turismo sportivo in crescita. Oggi apriamo un percorso verso una nuova legge che metta al centro accesso, qualità, prossimità, misurazione dei risultati. Considerando anche che eventi e manifestazioni sportive forniscono un contributo rilevante per lo sviluppo del turismo, in grado di generare un impatto positivo su tutto il territorio".
La seconda parte della mattinata è stata dedicata ai sei tavoli tematici, presiedutida esperti, tecnici e sportivi provenienti da tutta Italia che hanno proseguito i loro lavori nel corso del pomeriggio, hanno discusso e si sono confrontati su queste 6 tematiche: Sport, turismo ed eventi, Sport, sviluppo economico, digitalizzazione e intelligenza artificiale, Sport, salute e prevenzione, Sport, alimentazione e benessere, Sport, inclusione e formazione e Sport, impiantistica e sostenibilità.
Nella mattinata di domani, sabato 20 settembre, ci sarà un momento e confronto istituzionale in cui verranno esposte e condivise le idee e le proposte scaturite dai lavori dei sei tavoli.
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