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L'assessore Barcaioli porta a Roma la proposta di legge popolare sulla scuola: "Meno alunni per classe e più inclusione"

Tra le misure principali, si prevede di limitare il numero di studenti per classe a un range tra 14 e 20

Claudia Boccucci

18 Settembre 2025, 11:53

L'assessore Barcaioli porta a Roma la proposta di legge popolare sulla scuola: "Meno alunni per classe e più inclusione"

Assessore all'Istruzione Fabio Barcaioli

Una scuola più inclusiva, con classi meno affollate e maggiore attenzione agli studenti, in particolare a quelli con disabilità. È questo il cuore della proposta di legge d'iniziativa popolare presentata a Roma, presso la Corte Suprema di Cassazione, con l'assessore all'Istruzione della Regione Umbria, Fabio Barcaioli, tra i firmatari, accanto alla prima firmataria, l'onorevole Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra. La proposta, depositata ufficialmente, punta a rivoluzionare il sistema scolastico italiano, affrontando le criticità generate dal dimensionamento scolastico imposto negli ultimi anni. Classi sovraffollate, riduzione degli organici di docenti e personale Ata, e difficoltà nel garantire percorsi educativi di qualità sono alcune delle problematiche evidenziate, particolarmente sentite in regioni come l'Umbria, dove le scuole delle aree interne soffrono maggiormente. "In Umbria, per l'anno scolastico 2025/2026, nelle scuole secondarie di secondo grado dei centri urbani registriamo una media di 25 alunni per classe, con almeno uno studente con disabilità nella maggior parte dei casi. L'incidenza complessiva degli studenti con disabilità è del 4,5% - ha spiegato Barcaioli -. Le norme degli ultimi anni hanno privilegiato il contenimento della spesa a scapito della qualità dell'istruzione, rendendo il lavoro di insegnanti e personale educativo sempre più complesso".

La proposta di legge interviene sulle regole vigenti dal 2008, responsabili del sovraffollamento delle aule e della riduzione del personale scolastico. Tra le misure principali si prevede di limitare il numero di studenti per classe a un range tra 14 e 20, con soglie ulteriormente ridotte a 18 in presenza di uno studente con disabilità e a 15 quando gli studenti con disabilità sono più di uno. La proposta mira anche a valorizzare il ruolo dei docenti, rafforzare il tempo scuola, migliorare le attività laboratoriali e garantire una didattica realmente inclusiva. "Ridurre gli alunni per classe significa migliorare l'apprendimento e offrire un'attenzione personalizzata, specialmente a chi ha bisogni educativi specifici - ha sottolineato Barcaioli -. Vogliamo restituire dignità alla scuola pubblica e contrastare problemi strutturali come la dispersione scolastica, la povertà educativa e le disuguaglianze territoriali".

La legge è pensata con un occhio alla sostenibilità economica, ottimizzando le risorse esistenti e spostando parte dei fondi destinati alle scuole private verso il sistema pubblico. L'obiettivo è garantire un equilibrio tra i diritti degli studenti, il sostegno ai docenti e le esigenze delle famiglie, con benefici concreti anche per le scuole umbre, che affrontano le sfide dello spopolamento e del dimensionamento scolastico. "Non possiamo accettare che la denatalità o le limitazioni di organico diventino pretesti per ridurre l'offerta formativa pubblica - ha concluso Barcaioli -. Questa proposta è un passo verso una scuola più equa, inclusiva e capace di rispondere alle esigenze delle comunità locali".

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