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Papa Leone XIV ai pellegrini dell'Umbria: "La vostra è una regione bellissima"

In 6.500 hanno raggiunto la basilica di San Pietro. A guidarli i vescovi delle otto diocesi

Catia Turrioni

14 Settembre 2025, 11:05

Papa Leone XIV ai pellegrini dell'Umbria: "La vostra è una regione bellissima"

Un’ondata di colori, volti e storie ha invaso Roma sabato 13 settembre, quando 6.500 pellegrini umbri hanno raggiunto la basilica di San Pietro per il pellegrinaggio giubilare regionale. A guidarli, i sei vescovi delle otto diocesi umbre. Ad accoglierli, le parole intense e affettuose di Papa Leone XIV: “Voi venite da una regione bellissima, sotto molti aspetti: cuore verde d’Italia, con la sua natura rigogliosa; scrigno d’arte, con i suoi borghi e le sue tradizioni; terra di santi e di sante”.
Un sabato di sole ha fatto da cornice al cammino spirituale dei pellegrini, partiti all’alba in autobus, in treno e in auto da ogni angolo dell’Umbria.

Con al collo i foulard distintivi di ciascuna diocesi – dal verde al rosa, passando per il rosso, il giallo, l’azzurro e il blu – si sono ritrovati alle 9 del mattino davanti a Castel Sant’Angelo, in un clima di entusiasmo e fraternità. Poi, lentamente e in preghiera, si sono incamminati lungo via della Conciliazione. Davanti a loro, la Porta Santa: il simbolo di un nuovo inizio, da attraversare per rinnovare il legame con il Vangelo e con la propria vocazione cristiana. E’ lì, nel cuore della cristianità, che il Papa ha incontrato il popolo umbro: famiglie, giovani, anziani, religiosi, tutti riuniti in un’unica comunità. “Vedervi qui insieme, fa pensare proprio alla bellezza del Corpo di Cristo nella sua variopinta armonia – ha detto il Santo PadreAd essa rimandano i panorami delle vostre terre, in cui il creato si fonde con l’opera dell’uomo e arte e natura si richiamano a vicenda”.

Parole che hanno commosso molti pellegrini, tanto più forti perché pronunciate nel luogo che custodisce la tomba dell’apostolo Pietro. “Ma soprattutto - ha continuato Papa Leone XIV - ne danno testimonianza i secoli di santità di cui le vostre contrade sono state scenario: le hanno percorse mistici e penitenti, poeti e teologi, anacoreti silenziosi, donne piene di fede e di coraggio, giovani entusiasti, che di epoca in epoca si sono passati la stessa, stupenda eredità: il Vangelo di Gesù”. Un riferimento esplicito anche al giovane Santo (Acutis) recentemente canonizzato, la cui vita è stata alimentata, ha detto il Papa, proprio “dal loro fiume di bontà”.

La grande Basilica Vaticana si è riempita di volti e silenzi, di sguardi e preghiere. “Abbiamo riempito questa grande Basilica Vaticana e questo è motivo di orgoglio per la nostra Umbria”, ha dichiarato con emozione monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), dando il benvenuto ai fedeli.
Insieme ai simboli del territorio, come una pianta d’ulivo e una brocca di Deruta con l’olio destinato alle mense dei poveri sostenute dal Papa, i pellegrini hanno portato in dono anche il loro cuore. Dopo la recita del rosario, il lungo applauso che ha accolto l’arrivo del Santo Padre ha sciolto la tensione e riempito la basilica di commozione.

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