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Inclusione e disabilità, il ministro Locatelli al Il Cortile di Francesco: "Esaltare le potenzialità fa sempre la differenza"

Panel nella sala stampa del Sacro Convento di Assisi moderato dal direttore del Corriere Casagrande. Presente anche l'atleta e creator digitale Pusateri

Nicola Uras

11 Settembre 2025, 22:59

Inclusione e disabilità, il ministro Locatelli al Il Cortile di Francesco: "Esaltare le potenzialità fa sempre la differenza"

Da sinistra Casagrande, Locatelli, Pusateri (foto Belfiore)

La differenza la fanno sempre le persone. Per esempio la formazione di chi opera negli enti comunali, scolastici, in tutti gli ambiti quotidiani, è fondamentale. Lo ripeto sempre e continuerò a dirlo, dobbiamo sempre guardare le potenzialità e non i limiti delle persone”. Questa la risposta del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli alla domanda Stiamo camminando insieme? che ha dato il titolo al panel su disabilità e inclusione che ieri ha animato Il Cortile di Francesco, l’evento culturale promosso dai frati del Sacro Convento di Assisi, iniziato mercoledì e che terminerà domenica 21 settembre.
Nella sala stampa del Sacro Convento - con fra Giulio Cesareo a fare gli onori di casa - il ministro Locatelli ha dialogato insieme all’atleta paralimpico Andrea Pusateri in un convegno che ha visto come moderatore il direttore del Corriere dell’Umbria, del Gruppo Corriere e di Radio Corriere dell’Umbria Sergio Casagrande.



Il panel è partito dalla storia di Pusateri: ora 32enne all’età di 4 anni a causa di un incidente alla stazione ferroviaria di Monza perse la madre, nel tentativo di salvarlo, e due gambe (una poi gli è stata reimpiantata): “Sono cresciuto con i nonni, negli anni Novanta la disabilità veniva nascosta. Ora non è più così, si sono fatti tanti passi in avanti ma altri se ne devono fare” ha sottolineato. Pusateri ha poi spiegato la sua recente esperienza da capitano del Team Rovagnati al Giro d’Italia, “un messaggio per tutti. Avere una disabilità non significa fermarsi. Ho perso molto nella mia vita: mia mamma, una gamba; ma non cambierei una virgola” ha aggiunto mentre in sala - presenti anche fra Marco Moroni e il presidente dell’Istituto Serafico Francesca Di Maolo - si applaudiva con emozione.
Locatelli, nel ricordare il legame con Assisi (“straordinario, un posto unico in cui mi sento ogni volta in famiglia”), ha raccontato i mesi successivi alla firma, lo scorso ottobre, della Carta di Solfagnano durante il G7 Inclusione e Disabilità svoltosi proprio in Umbria. “L’impegno nel riparto dei fondi è quotidiano, portiamo avanti la riforma, la legge sui caregiver che speriamo di approvare entro la fine dell’anno in Consiglio dei ministri. E poi cerco di conoscere quante più realtà del terzo settore e le tante famiglie con persone con disabilità per farne un bagaglio culturale unico e dare delle risposte perché i tempi sono cambiati. Occorre una vita più semplice e meno burocratizzata. Vogliamo passare dall’assistenzialismo a valorizzare i talenti delle persone”.



Casagrande ha poi rilanciato sul G7 e sul valore dell’evento, “le potenzialità del nostro Paese sono enormi, sulla disabilità facciamo da traino per tutto il mondo. L’Italia è chiamata in tutto il mondo per avere supporto, per una riflessione, un confronto. Siamo costantemente attenzionati, significa che abbiamo seminato bene nei rapporti internazionali in questi mesi. Andiamo avanti in questa direzione” ha spiegato Locatelli.
Dopo una riflessione del ministro sull’importanza della comunicazione e del lavoro dei media (“a livello nazionale non sempre viene dato spazio all’enorme lavoro che viene fatto sulle tematiche della disabilità come invece capita a livello locale e come per esempio fa il Corriere dell’Umbria”), Pusateri ha spiegato il suo progetto Beyond limits. “Sono reduce dal 2.600 chilometri percorsi in Irlanda in bicicletta, una sfida nata come documentario social. Nella prossima alziamo l’asticella: 4.500 chilometri in 28 giorni in bicicletta, da Chicago alla California, negli Stati Uniti percorrendo la mitica Route 66. Spero di fare una sorta di Forrest Gump in cui tante persone possano accodarsi e accompagnarmi sino a Santa Monica. Mi piacerebbe anche lanciare un piccolo messaggio di italianità portando con me le eccellenza italiane del cibo. E ci tengo a ringraziare il ministero per le Disabilità per il patrocinio e il supporto” ha raccontato l’atleta originario di Monfalcone.



Mi piace la determinazione di Andrea e la volontà di trasmettere un messaggio di sfida quotidiana che lancia ogni giorno” ha sottolineato Locatelli ricordando anche l’appuntamento con le Paralimpiadi di Milano e Cortina (il prossimo inverno) e gli Special Olympics dei mesi scorsi. “Lo sport non è solo un momento di competizione ma anche la dimostrazione di valore umano straordinario, tutti i 365 giorni sono straordinari” ha voluto sottolineare il ministro.
Casagrande ha poi portato la chiacchierata sul tema dell’Intelligenza Artificiale (“io sono super favorevole, mio nonno ha avuto un problema alla vista negli ultimi anni ma grazie alla tecnologia ha potuto leggere e scrivere sino alla fine dei suoi giorni riuscendo ad essere libero” ha raccontato Pusateri).
Nel finale del panel - conclusosi con la visione del cortometraggio Cojocabron di Luca Draoli - Locatelli ha parlato di inclusione lavorativa (“abbiamo messo 22 milioni di euro e permesso di dare lavoro a mille persone con disabilità”), degli altri bandi (“sono pronti 380 milioni per le dimensioni abitative, ricreative e lavorative, aspettiamo l’autorizzazione del Mef a giorni”), ancora del G7 (“momento importante nella storia dell’Italia, stiamo lavorando su quella traccia, su quelle otto priorità, io vado avanti perché sono convinta delle mie idee”) e di progetti futuri (“vorrei ripensare i centri diurni a livello nazionale”).

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