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Prof di sostegno scavalcati, scatta la protesta

Pubblicato il bollettino zero delle nomine a tempo determinato, i docenti di sostegno scelti per quasi la metà dalle famiglie

Alessandra Cristofani

30 Agosto 2025, 07:56

classe scuola

Polemiche per le nomine dei professori di sostegno

La conferma è arrivata mercoledì sera alle ventidue. La pubblicazione dell’atteso bollettino zero, relativo alle nomine a tempo determinato per gli insegnanti di sostegno della provincia di Perugia, un esercito di precari che quest’anno ammonta a 2.174 unità, ha ratificato quel che era già nell’aria da tempo. Quasi la metà delle cattedre disponibili, ovvero 951 posti che in termini percentuali rappresentano il 43,74% del totale, è andata ai docenti riconfermati dalle famiglie degli alunni, scavalcando graduatorie e punteggi.


Ad analizzare i dati, poi, si scopre che, ad eccezione della scuola secondaria di secondo grado dove i prof non abilitati sono solo l’1,59% del totale, negli altri gradi di istruzione e in particolare nei primi due cicli (infanzia e primaria), i docenti sprovvisti del titolo abilitante salgono vertiginosamente, scavalcando, appunto, i loro colleghi abilitati. Alla scuola dell’infanzia gli insegnanti non specializzati rappresentano il 30,14% del totale, alla scuola primaria il 31,71% mentre nella scuola secondaria di primo grado il 22,83%. Cifre che fotografano il paradosso per cui nel prossimo anno che sta per iniziare i docenti non specializzati saliranno in cattedra mentre quelli abilitati rischiano di rimanere a casa e non lavorare. Il bollettino zero pubblicato nella tarda serata di mercoledì, una procedura preliminare e riservata, introdotta nel sistema di assegnazione delle supplenze di sostegno per l'anno scolastico 2025/2026, ha gettato nel panico la schiera di aspiranti prof inseriti nelle graduatorie provinciali scolastiche che da anni garantiscono, attraverso contratti annuali, il regolare avvio e funzionamento della scuola di ogni ordine e grado.


In ottemperanza al Decreto Ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025 sono infatti le famiglie dello studente con disabilità ad esprimere una preferenza, chiedendo al dirigente scolastico la riconferma dell’insegnante di sostegno già in servizio nell’anno precedente. Tale riconferma è prioritaria e vincolante, garantendo di fatto ai docenti scelti dalle famiglie, anche se non specializzati, di rimanere nella stessa scuola dell’anno precedente in quanto beneficiari di una procedura di conferimento delle supplenze con precedenza assoluta. Una procedura che se da un lato garantisce la continuità didattica, assecondando il desiderio delle famiglie di mantenere nel tempo lo stesso insegnante di sostegno, penalizza tutti gli altri docenti che, seppur in possesso di titoli, specializzazioni e qualifiche, frutto di anni di studio e del superamento di prove e concorsi, si vedono sorpassati dai loro colleghi benvoluti dalle famiglie.

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