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Banca del Sangue di Perugia, il super donatore Bud passa il testimone al figlio Terence. "Speriamo sia bravo come il papà"

Il mastino tibetano che negli anni è diventato un eroe dell'Emovet del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Perugia è pronto a tramandare la sua carriera di donatore. In occasione della Giornata Mondiale del Cane la sua storia fa luce su un sistema che pochi conoscono

Claudia Boccucci

26 Agosto 2025, 14:33

Banca del Sangue di Perugia, il superdonatore Bud passa il testimone al figlio Terence. "Speriamo sia bravo come il papà"

"Speriamo che sia in gamba come il suo papà". Esordisce così Alessandro Landini, il proprietario di Bud - un mastodontico mastino tibetano che oggi, all'età di undici anni, ha detto addio alla sua lunga carriera di cane donatore. "Quando ho scoperto che Noce – l'altra mia cagnolina - soffriva di una grave anemia emolitica e aveva bisogno di tre trasfusioni, Bud ha iniziato a donare", racconta Alessandro ricordando gli esordi del suo 'gigante buono' alla Banca del Sangue di Perugia. "Ha donato tanto contribuendo a salvare numerosi amici a quattro zampe", ma l'età consentita per le donazioni canine va dai 18 mesi agli 8 anni, perciò ora il testimone passa a suo figlio: "Bud è stato in grado di trasformare una brutta situazione in una bella missione, Terence a dicembre compirà due anni e a breve, potrà diventare anche lui un donatore".

Un passaggio che continuerà presso la Banca del Sangue di Perugia, dove - dal 2011 – le Professoresse responsabili Maria Teresa Antognoni e Arianna Miglio guidano una realtà pionieristica resa possibile dal fatto che l'Umbria è stata tra le prime regioni a recepire le linee guida ministeriali. Con 150-200 cani donatori attivi su 1062 registrati, la struttura distribuisce 200 sacche all'anno a cliniche e ospedali. Prima di ogni donazione, i cani vengono sottoposti a una visita clinica, esami ematici con kit per determinare il gruppo sanguigno e analisi di feci e urine eseguiti dalla struttura. Il prelievo - rapido in 5-10 minuti con i proprietari sempre presenti - riempie sacche di Dea 1 positivo o negativo, conservate a 4 gradi per 35 giorni in frigoemoteche. La donazione e lo screening sono gratuiti, ma convincere i proprietari è una sfida: molti temono rischi che non esistono. Bud lo ha dimostrato aiutando oltre trenta cani affetti da anemia, traumi, malattie immunitarie, parassitarie o tumori. 

"Anche i nostri amici a quattro zampe a volte hanno bisogno di sangue - spiega la Professoressa Antognoni -. I donatori devono essere idonei, per questo vengono selezionati e seguiti per ricevere le donazioni necessarie durante l'anno. Sensibilizzare i proprietari è un compito arduo, ma necessario per salvare animali bisognosi".

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