LA STORIA
I violini costruiti con il legno dei barconi
Sarà una sinfonia di speranza quella suonata dall’Orchestra filarmonica umbra Vittorio Calamani che il 6 settembre terrà un concerto al teatro Mancinelli di Orvieto utilizzando violini, violoncelli, viole e contrabbassi costruiti con il legno dei barconi dei migranti. Ad annunciarlo è stata Anna Leonardi, direttrice artistica della filarmonica, intervistata da Radio Corriere dell’Umbria nel corso della trasmissione Time out.
“Il progetto è stato finanziato da Arnoldo Mosca Mondadori e coinvolge i detenuti del carcere milanese di Opera dove è stato organizzato un laboratorio di liuteria”, ha spiegato Leonardi (nella foto qui sopra). “Le barche dei migranti abbandonate sulle coste di Lampedusa o comunque lungo i litorali del meridione, vengono prelevate e lasciate asciugare; poi, una volta compiuto questo passaggio, si procede con la lavorazione del legno senza che la vernice originale venga eliminata, così da lasciare indelebile il segno della storia; il risultato è eccezionale e gli strumenti oltre ad essere belli da vedere suonano perfettamente”, ha aggiunto la direttrice della filarmonica.
Ogni strumento richiede circa 400 ore di lavoro: dalla raccolta e smontaggio del legno fino alla sua lavorazione artigianale, riproponendo un mestiere antico e offrendo ai detenuti un’opportunità di crescita personale. L’esperienza ha un forte impatto psicologico: “Mentre lavoro penso solo a ciò che questo pezzo di legno ha vissuto”, ha raccontato un detenuto, riflettendo sulle sue responsabilità e speranze. Il valore simbolico di questi strumenti è potente: si tratta di legni che hanno ascoltato urla terrorizzate, trasformati in melodia.
Il progetto si estende anche al reinserimento sociale, offrendo ai detenuti strumenti per ricostruire se stessi e il mondo attorno a loro. Uno dei violini realizzati è ora parte della collezione permanente del Museo del Violino di Cremona, utilizzato anche per iniziative didattiche rivolte alle scuole. “L’opportunità che ci viene concessa, di poter suonare con questi strumenti, è una suggestione che ci riempie di emozione”, ha detto Anna Leonardi. Diplomata al conservatorio di Terni, Leonardi, 34 anni, dopo esperienze internazionali è alla guida della filarmonica dal 2019, anno di fondazione. La Vittorio Calamani è diventata da pochissimo orchestra territoriale della Regione Umbria: un traguardo importantissimo, considerando che nel panorama musicale italiano è piuttosto raro che un’orchestra nasca e riesca a crescere stabilmente. Formata da musicisti under 35, in pochissimi anni ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui il prestigioso premio Abbiati.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy