Musica
La musica non conosce confini, nemmeno quelli dell'intelligenza artificiale. Il figlio del premio Nobel si è cimentato in un esperimento creativo che ha visto la collaborazione di Federica Nardi, giovane esperta marchigiana di Ai. Il titolo strappa un sorriso causato da un momento di pura gioia per la nascita di un bambino.
Ed è nella Libera Università di Alcatraz, il rifugio tra le colline umbre dove Fo - dagli anni Settanta - ha dato vita a un'oasi di ecologia, arte e cultura condivisa che prende vita il brano. È qui, tra boschi profumati e antiche case rurali, che l'Ansa ha incontrato l'autore per scoprire i retroscena di questa canzone. Una semplice registrazione di Fo, l'Ai ha elaborato decine di versioni, intrecciando suoni e tonalità fino a creare una traccia unica, in cui la voce dell'artista è stata completamente ricostruita e trasformata. Il risultato è un brano pop surreale, che fa ridere e riflettere allo stesso tempo.
Ma non è solo la musica a sorprendere. Il videoclip, anch'esso generato con l'intelligenza artificiale, è un'esplosione di creatività in cui i protagonisti sono bambini virtuali, frutto di un minuzioso lavoro di programmazione per garantire un risultato etico e privo di ambiguità. "L’Ai è uno strumento, la vera intelligenza bisogna metterla noi - spiega Fo .- Questo brano è un gioco, ma è anche una rivoluzione culturale, quella dei padri moderni che cambiano i pannolini e si occupano dei figli neonati."
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