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Perugia

Secondo caso di meningite, l'ipotesi del contagio a scuola: ecco chi deve sottoporsi a terapia antibiotica

La18enne è stazionaria ma resta in gravi condizioni. Accertamenti su un compagno. Indagini ancora in corso in chiesa e in palestra

Alessandro Antonini

27 Aprile 2025, 23:46

Operaio schiacciato da una lastra di acciaio: amputata la gamba sinistra.  Le sue condizioni ora sono stabili

I due sono ricoverati all'ospedale di Perugia

C’è un secondo caso di meningite legato alla 18enne ricoverata sabato in gravi condizioni in terapia intensiva al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Si tratta di un compagno di classe della studentessa, le cui condizioni nell'ultimo monitoraggio risultavano stabili. Gli esami di conferma sono stati effettuati nella mattina di domenica. Intanto si è conclusa l’indagine epidemiologica dell’Usl 1. La ricostruzione delle persone che potrebbe aver incontrato ha riguardato in particolare la scuola. Restano da completare i contatti solo per due “eventi”, che la stessa Usl chiede di rendere noti con un comunicato stampa per sollecitare chi era lì ad attuare la profilassi antibiotica.


Il servizio di igiene e prevenzione “ha completato l'indagine epidemiologica - è scritto nella nota - e ha contattato le numerose persone che hanno avuto contatti a rischio con il caso. Tuttavia, si invitano le persone che hanno partecipato alla messa delle ore 22 dello scorso 19 aprile presso la parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa di Montelaguardia e che hanno frequentato la palestra McFit, situata a piazza del Bacio a Perugia, il giorno martedì 22 aprile dalle 10.30 alle 13.30, a rivolgersi - per la massima precauzione, considerando il basso rischio di contagio - al medico curante per la prescrizione della profilassi antibiotica”.

L’azienda sanitaria locale ricorda nuovamente che la meningite batterica da meningococco (Neisseria meningitidis) è una malattia infettiva che viene trasmessa attraverso il contatto aereo stretto da persona a persona ed è un germe molto labile al di fuori dell’organismo umano e non è necessaria alcuna sanificazione ambientale. Il periodo di incubazione è di 2-10 giorni ma la contagiosità è limitata ai 7 giorni precedenti l’insorgenza dei primi sintomi, quindi, nel caso specifico, si tratta del periodo compreso tra il 18 ed il 25 aprile.

La terapia antibiotica preventiva va applicata solo ai contatti diretti. La 18enne la scorsa settimana ha anche partecipato a una partita di pallavolo e a un campo scout: individuati e avvertiti i partecipanti. I sintomi sono apparsi venerdì. Per quanto riguarda i farmaci e il dosaggio sono indicati ciprofloxacina 500 mg in singola dose per i maggiorenni e ceftriaxone ai minorenni in singola dose (minori di 15 anni 125 mg, over 15 250 mg). Prescrizioni a carico del medico di base su indicazione della Usl, in particolare dell’ufficio prevenzione.

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