Attualità
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
A seguito della proclamazione di cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco, il ministro della Protezione civile Nello Musumeci ha dettato la linea: "Celebrare il 25 aprile sì, ma con sobrietà". Il periodo di lutto, che decorre da oggi fino ai funerali del Pontefice, include l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Fonti di Palazzo Chigi hanno precisato a Fanpage.it che non è in programma alcuna interdizione alle manifestazioni per il 25 aprile: le cerimonie ufficiali si svolgeranno regolarmente e il Quirinale ha confermato che l’agenda del Presidente Mattarella non subirà variazioni, con la consueta visita mattutina all’Altare della Patria e il successivo viaggio a Genova. Nessuna disposizione influirà sui cortei o sugli altri eventi commemorativi.
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Le uniche misure formali riguarderanno il comune lutto nazionale: le bandiere saranno abbassate a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici e, sabato 26 aprile alle ore 10, è previsto un minuto di silenzio negli uffici statali e nelle scuole con facoltà, per chi approfitterà del ponte festivo, di osservare la pausa nel primo giorno di riapertura successivo al funerale.
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Il comunicato di Palazzo Chigi invita inoltre a "svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza". Secondo fonti governative, la raccomandazione si rivolge in particolare a eventi di intrattenimento extra-istituzionali: il ministro dello Sport Andrea Abodi potrebbe sollecitare le società di calcio a rinunciare agli show pre‑partita e all’esecuzione degli inni. L’unica sospensione effettiva, seppur raccomandata e non imposta, coinvolgerà gli eventi sportivi in calendario sabato 26 aprile; è ormai certo il rinvio di tre partite di Serie A.
L’invito alla sobrietà ha generato proteste in ambito politico. Angelo Bonelli (Alleanza Verdi‑Sinistra) ha attaccato: "Musumeci rilascia dichiarazioni assurde: il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour". Nicola Fratoianni (Sinistra italiana) ha denunciato "un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo" da parte dell’esecutivo e ha aggiunto: «Sono trascorsi 80 anni dal momento in cui i partigiani insieme alle forze alleate hanno sconfitto i fascisti e cacciato i traditori della patria, ma evidentemente qualcuno fa ancora fatica a farci i conti".
Riccardo Magi ha rincarato la dose: "D’altronde, sull’ottantesimo anniversario di un evento così importante e fondativo per l’Italia, Meloni ha mostrato talmente tanta sobrietà che ha deciso di organizzare un viaggio in Uzbekistan invece che celebrare la Resistenza". A questo proposito, non è ancora chiaro se il viaggio della premier previsto tra venerdì e domenica in Uzbekistan e Kazakhstan sarà posticipato.
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