Attualità
Il taglio del nastro all'ospedale di Città di Castello
E’ stato inaugurato venerdì 24 gennaio il nuovo acceleratore lineare TrueBeam 4.1 ditta Varian per il reparto di Radioterapia Oncologica dell’Usl Umbria 1, che ha sede presso l’ospedale di Città di Castello. Il macchinario e la sua installazione hanno comportato un investimento complessivo di circa due milioni e ottocentomila euro: di cui due milioni e mezzo di euro (iva compresa), provenienti dai fondi del Pnrr (Missione 6 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero), per l'acquisto dell'apparecchiatura e dei relativi accessori a corredo e trecento mila euro di fondi aziendali per i lavori di adeguamento strutturale.
L’acceleratore è stato inaugurato alla presenza di Stefania Proietti, presidente Regione Umbria; Nicola Nardella, direttore generale Usl Umbria 1; Silvio Pasqui, direttore Presidio Ospedaliero Alto Tevere Usl Umbria 1; Marina Alessandro, direttore Radioterapia Oncologica Usl Umbria 1; Luca Secondi, sindaco del Comune di Città di Castello. Presenti anche numerosi sindaci e amministratori dell'Alto Tevere e Alto Chiascio e la consigliera regionale Letizia Michelini. Ha aperto la conferenza stampa il direttore generale Nicola Nardella che ha sottolineato che con questo nuovo apparecchio “l'ospedale di Città di castello si rafforza nell'ambito patologie oncologiche. Siamo onorati della presenza della Presidente, che è intervenuta all'inaugurazione perché sa benissimo quanto sia importante questo presidio”. Nardella, dopo aver elencato le qualità del nuovo acceleratore, ha concluso ribadendo la “necessità di creare una rete di trattamenti con tutti gli ospedali della regione valorizzando le eccellenze di ogni presidio”. La presidente Stefania Proietti, rivolgendo parole di ringraziamento a tutto il personale ospedaliero, ha affermato: "Da ex sindaco so quanto sia importante il ruolo dei medici e del personale tecnico-sanitario per i nostri cittadini. La Regione non vi lascerà mai soli. Questo presidio di Città di Castello - ha proseguito - è uno dei nostri punti di eccellenza e il macchinario che andremo ad inaugurare porterà un nuovo valore aggiunto. Ringrazio l'Azienda sanitaria e tutti coloro che hanno lavorato per intercettare i fondi per acquistarlo ed installarlo".
In merito alla situazione sanitaria in generale, portando anche i saluti della nuova direttrice regionale alla sanità Daniela Donetti, ha detto: “Siamo in una situazione congiunturale che prevede degli accantonamenti, che si traducono in tagli e il fondo sanitario di oggi è insufficiente a livello nazionale. Noi siamo già al lavoro per un nuovo piano sanitario regionale che vede la rete territoriale ed ospedaliera al centro della nostra azione. Cercheremo di fare tutto nel breve tempo possibile. Per me - ha concluso - è un onore poter dire che in Umbria possiamo offrire un servizio di qualità”. Il sindaco di città di Castello Luca Secondi ha espresso piena condivisione e soddisfazione per il fatto che si investe sull’ospedale e sul suo potenziamento, “uno dei quattro principali ospedali umbri, punto di riferimento locale, comprensoriale, regionale ma anche dei territori di confine, tosco-marchigiani. L’implementazione della tecnologia e degli strumenti essenziali per il buon funzionamento della struttura sanitaria dovrà essere un primo passo rispetto anche alla necessità di ulteriori investimenti sia infrastrutturali ma soprattutto delle risorse umane ad ogni livello, medici, infermieri, personale specializzato, in grado di offrire un recupero dei livelli di assistenza importanti affinché l’ospedale di Città di Castello possa garantire prestazioni elevate come merita la nostra realtà e la regione”. Il direttore di presidio Silvio Pasqui ha rimarcato tre caratteristiche dell'ospedale “che, dal punto di vista tecnico, ha una vocazione oncologica ben determinata; ha una multidisciplinarietà del trattamento oncologico con la presenza della Breast Unit aziendale ed un bacino di utenza importante, con una mobilità passiva che è la più bassa dell'Umbria, essendo polo di attrazione con una forte capacità di rappresentare la sanità locale.
In questo contesto la Radioterapia è un punto di riferimento e, nonostante l'impegno che abbiamo avuto con il Covid, la cura della patologia oncologica non ha avuto mai decrementi". In merito ai lavori in corso, Pasqui ha ricordato che nel 2025 l'ospedale sarà un cantiere aperto. Al termine della conferenza stampa i presenti sono andati a visitare il macchinario e si è svolto il taglio del nastro e la benedizione da parte di Frate Cosimo.
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