Attualità
Il commissario straordinario Guido Castelli
Un risarcimento danni per i beni mobili distrutti o gravemente danneggiati dal sisma 2016. Che si tratti di automobili o di altri mezzi finiti distrutti o danneggiati dai crolli del terremoto di otto anni fa, purché risultassero residenti nei Comuni inseriti nel cratere alla data degli eventi sismici, per i proprietari arriva la possibilità di ricevere un risarcimento dei danni pari all’80%. E’ l’ultima importante novità che fa sorridere quanti hanno visto i propri beni, come le automobili, finire distrutti o danneggiati dai crolli provocati delle scosse, messa nero su bianco da un’ordinanza dell’ultima Cabina sisma del 2024 su cui le Regioni hanno raggiunto l’intesa.
“Andiamo a sanare finalmente una situazione di disparità per i proprietari di beni mobili, come le automobili, distrutti dai crolli - commenta il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli - Abbiamo raccolto un’istanza molto sentita dal territorio e per questo ringrazio i presidente di Regione con cui ho condiviso questa decisione in Cabina sisma. Assicuriamo procedure semplici e risposte rapide ai cittadini, anche grazie al quotidiano lavoro degli uffici speciali ricostruzione”.
Come funziona
Nel dettaglio, il contributo, come detto è destinato ai proprietari di beni mobili registrati, come automobili e altri mezzi di trasporto, che risultavano residenti nei Comuni del cratere alla data degli eventi sismici. Per i beni distrutti, il contributo copre l’80% del valore di mercato del bene alla data del sisma, attestato tramite perizia giurata o polizza assicurativa. Mentre per i beni gravemente danneggiati il contributo è pari all’80% delle spese sostenute per il ripristino del bene, purché documentate. In caso di spesa superiore al valore di mercato, il contributo sarà comunque pari all’80% del valore di mercato. Contributo che non potrà superare l’80% del valore del bene, considerando eventuali rimborsi assicurativi o altre compensazioni già ricevute.
Come richiedere il risarcimento
Per richiederlo, i proprietari dovranno presentare domanda tramite pec (posta elettronica certificata) all’Ufficio speciale per la ricostruzione competente entro il prossimo 30 giugno, allegando documenti come la perizia giurata, la dichiarazione di residenza e le fatture comprovanti le spese sostenute. Entro 60 giorni dalla ricezione della domanda, l’Usr verificherà i requisiti e procederà alla concessione e all’erogazione del contributo in un’unica soluzione tramite accredito sul conto corrente indicato dal beneficiario.
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