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Foligno, la statua dell'Alunno ha trovato un mecenate

Una nota azienda ha donato denaro per finanziare il restyling

Giulia Silvestri

25 Dicembre 2024, 12:14

Statua di Niccolò l'Alunno

La statua di Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno

La statua di Niccolò di Liberatore, detto l’Alunno, si prepara per tornare a splendere. Simbolo indiscusso della città della Quintana, e molto caro ai folignati, che proprio ai suoi piedi corrono di frequente a celebrare le vittorie, soprattutto quelle della propria squadra del cuore, il monumento che da oltre un secolo celebra il genio dell’artista folignate, finalmente è atteso da un restyling che gli permetterà di recuperare il bel volto. Il tutto grazie alla generosità di un mecenate folignate quale l’azienda Edotto Srl che ha deciso di sostenere il restauro dell’Alunno, attraverso l’Art Bonus, il prezioso strumento che consente ad aziende ma anche a privati cittadini di farsi mecenati di un’opera d’arte, un monumento o più in generale di un gioiello architettonico, storico o artistico.

E questo è quanto ha fatto l’azienda Edotto, donando 25 mila euro, cui si aggiungeranno i circa 10 mila euro messi sul piatto per l’intervento dal Comune. L’annuncio è arrivato ieri pomeriggio nel corso della seduta del consiglio comunale da parte del vicesindaco Riccardo Meloni che ha reso note le cifre ora a disposizione per il restyling del monumento: “Le risorse sono state versate circa 20 giorni fa - ha detto - e non possiamo che ringraziare la società Edotto che ha deciso di investire per ripristinare la bellezza del Niccolò Alunno a Porta Romana, perché è un monumento molto sentito da tutti i cittadini e anche in una posizione centrale. Ringraziamo Edotto per l’investimento che re-investiremo in quella zona della città che ne ha più che bisogno”.
Ma cosa prevede l’intervento? La risposta arriva dal portale dell’Art Bonus - accessibile dal sito del Comune - dove sono consultabili tutte le proposte progettuali per le quali è possibile donare. Da progetto, il restauro prevede una prima rimozione di depositi superficiali e di materiali incoerenti sulle varie parti del monumento e della zona circostante, vale a dire le sedute in pietra che fanno da cornice alla statua. Dopo una ripulitura ad hoc, la successiva fase riguarda il ristabilimento della coesione, attraverso la stuccatura con malta e quindi l’eventuale integrazione delle parti mancanti di pietra e la protezione dei manufatti per rallentarne la degradazione.


Si tratta del terzo intervento di Art Bonus andato in porto fino ad ora: il primo era stato quello che ha trasformato l’ex chiesa di Santa Caterina in un vero e proprio auditorium, dotato di palco, faretti per l’illuminazione di scena e un’impianto di diffusione audio e microfoni, grazie alla generosità dell’azienda UmbraGroup. Mentre negli scorsi mesi a trovare un mecenate è stato l’ex teatro Piermarini grazie all’azienda Ncm Spa che ha donato 20 mila euro per la riqualificazione dell’area espositiva.

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