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Più incidenti stradali e feriti ma meno morti sulle strade dell'Umbria: l'analisi di Istat

Numeri più alti nelle zone con più traffico, ma gli scontri più pericolosi si verificano nei centri minori

Luca Bernardini

15 Novembre 2024, 11:01

Più incidenti stradali e feriti ma meno morti sulle strade dell'Umbria: l'analisi di Istat

Più incidenti sulle strade dell'Umbria con feriti in aumento, ma il numero dei morti diminuisce. Questo è quanto riporta l'Istat, che ha messo a confronto i dati del 2023 rispetto a quelli del 2022. Lo scorso anno, sulle strade del cuore verde si sono verificati 2.280 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 45 persone (37 nel Perugino e 8 nel Ternano) e il ferimento di altre 3.136. Rispetto al 2022 sono aumentati il numero degli incidenti (+1,2%) e i feriti (+2,0%), entrambi più di quanto si è registrato a livello nazionale, mentre a loro volta le vittime (-8,2%) sono diminuite più che nell’intero Paese.

Secondo Istat, in Umbria dal 2010 al 2023 l’indice di mortalità sul territorio regionale è diminuito (da 2,7 a 2,0 deceduti ogni 100 incidenti) più di quello nazionale che passa da 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel 2010 a 1,8 nel 2023. Nel 2023 è aumentato però nel cuore verde, rispetto al 2010, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) morti in incidente stradale, attestandosi, comunque, su un valore nettamente superiore alla media Italia (60,0% contro 47,6%). Sempre nello stesso periodo, è salita anche l’incidenza di pedoni deceduti in Umbria (da 15,2% a 22,2%), un dato che, nel resto d'Italia, è aumentato in maniera più contenuta (da 15,1% a 16%).

Le strade più colpite

L’incidentalità rimane alta nelle aree maggiormente abitate e nei principali assi della rete stradale regionale (A1, raccordo Bettolle-Perugia, SS3, SS75, SS675). Gli incidenti più pericolosi si verificano, invece, nei centri minori: l’indice di mortalità è pari a 1,5 nei comuni con almeno 15.000 abitanti e a 3,6 negli altri comuni. Sulle strade urbane il 47,9% dei sinistri stradali si verifica lungo un rettilineo, percentuale che sale al 55,5% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di un incrocio rappresentano il 19,8% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (14,5%), di una curva (11,2%) e di una rotatoria (4,6%). Lungo le strade extraurbane il 24,9% degli incidenti si verifica in curva e il 7,4% rispettivamente nei pressi di una intersezione e di un incrocio.

I tipi di incidenti più frequenti e le persone maggiormente coinvolte

La maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (67,9%). La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (673 casi, 8 vittime e 948 feriti), seguita dal tamponamento (451 casi, 1 decesso e 716 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (7,9 decessi ogni 100 incidenti), seguono l’investimento di pedone (4,0 decessi ogni 100 incidenti), l’urto con ostacolo accidentale (2,9 decessi ogni 100 incidenti) e lo scontro laterale (2,0 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 2,5 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,7 decessi).

Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta o andamento indeciso, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto delle regole di precedenza o il semaforo sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 43,5% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 21,4%, mentre l’elevata velocità per il 15,0% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per il 13,3%.

Il tasso di mortalità è più alto per la classe di età 15-29 anni (9,1 per 100mila abitanti) e per quella 65 anni e oltre (7,7 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 57,8% delle vittime e il 70,8% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 20,0% dei morti e il 20,8% dei feriti, i pedoni il 22,2% dei deceduti e l’8,4% dei feriti. L’80,0% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale e il 34,1% dei pedoni feriti appartiene alla classe di età 65+. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 684,8 per la classe di età 15-29 anni, a 440,8 per quella 30-44 anni.

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