Il potere di Donald Trump deriva anche dai suoi capelli: ecco il look senza tempo dell'ex presidente degli Usa

Il look del 45esimo presidente degli Stati Uniti è inconfondibile. Di chi sto parlando? Ovviamente di Donald Trump e dei suoi capelli, oggetto di grande attenzione e discussione pubblica per la loro unica e controversa stilistica. Il hairstyle di Trump è descritto come un back-to-front mullet con una frangia. Per mantenere il volume e la forma è sicuramente indispensabile l'uso di prodotti come lacca, gel e hairspray. Il colore è definito come antique gold e probabilmente i suoi capelli richiedono di essere tinti ogni 2-3 settimane per evitare la ricrescita dei capelli bianchi. Lo stylist Matthew Curtis suggerisce che il colore sia probabilmente un lavoro di tintura fai-da-te, a causa della scarsa esecuzione del colore e della mancanza di nettezza intorno ai contorni. Molti professionisti del settore criticano lo stile di Trump, definendolo uno dei peggiori al mondo, ma anche uno dei più discussi. L'image consultant Daniel Johnson afferma che tutto questo lo rende un bersaglio facile per le critiche e lo fa apparire meno serio come figura di autorità. Alcuni psicologi suggeriscono che la fedeltà di Trump al suo stile di capelli può essere un riflesso della sua personalità, indicando una forte autostima e una tendenza a mantenere costanti le proprie abitudini e l'immagine pubblica nonostante le critiche.

Elezioni Presidenziali USA 2024

Donald Trump si è ricandidato ufficialmente per un secondo mandato presidenziale, sfidando la vicepresidente Kamala Harris nelle elezioni del 2024. La sua campagna si è concentrata principalmente su due temi chiave: 

• Tariffa base universale sulle importazioni (10-20%)
• Tariffe del 60% sui prodotti cinesi
• Riduzione dell'imposta sulle società dal 21% al 15% per le aziende "Made in USA"
• Eliminazione di varie imposte sul reddito

Gli ultimi sondaggi indicano una maggiore probabilità di vittoria per Kamala Harris. Oltre 78 milioni di elettori hanno già espresso il loro voto anticipato, quasi la metà rispetto al totale del 2020.

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