Attualità
Clima pazzo. Ma anche imprevedibile. Come è stato il giugno che ci siamo messi alle spalle? In Italia non sarà certo ricordato come un mese caldissimo. Lo conferma nella sua analisi il colonnello Paolo Ernani, meteorologo, ex Aeronautica Militare Italiana ed ex collaboratore del Tg3 Nazionale e di Linea Verde di Rai 1.
"Non c’è alcun dubbio. Questo giugno, pronosticato di fuoco, ha fatto un bel flop nonostante la presenza di 3 onde di calore piuttosto fiacche e che hanno interessato, per brevi giorni, la Sardegna, la Sicilia, la Calabria e la Puglia e solo raramente si sono estese brevemente al resto d’Italia. L’onda più importante (i 5 giorni consecutivi più caldi dal 18 al 22) ha segnato il valore di 24,82° (quella del giugno 2023 registrò 25,05°C). Per quanto riguarda il mese invece, giugno con il valore mensile di 22,25°, si colloca, nella nostra speciale classifica, al ventesimo posto , e cioè nella media del periodo".
Il meteorologo spiega che "rispetto al 2023 (22,18°), registra una variazione positiva di un + 0,07°, mentre nei confronti del trentennio 1995/2024 (22,45°) accusa una lieve diminuzione di - 0,20°, ossia 2 decimi di grado. Il tutto, sembra molto blando, ma se si analizzano le medie mensili delle temperature massime, il quadro cambia. Vediamo perché. A giugno 2003 la media mensile delle temperature massime è stata di 30,79°, quella di giugno 2024 di 27,18°. Emerge una fortissima differenza tra le due medie di ben 3,61°, una enormità".
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