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Perugia, sottopasso di Monteluce abbandonato e transennato. Federconsumatori chiede la riapertura

Redazione Web

16 Febbraio 2024, 10:11

Perugia, sottopasso di Monteluce abbandonato e transennato. Federconsumatori chiede la riapertura
Il sottopasso di Monteluce a Perugia abbandonato a sé stesso. I residenti della zona protestano: "Attraversare la strada è pericoloso eppure il cavalcavia è da tempo transennato e impraticabile". In una mail arrivata a La Voce dei lettori viene denunciata la situazione di degrado dell'opera. Sulla questione interviene anche il presidente provinciale di Federconsumatori, Alessandro Petruzzi: "Il Comune di Perugia - scrive - tutti i giorni elenca interventi qualificanti per la viabilità, l'arredo urbano, la sicurezza dei vari quartieri, ma la realtà è un'altra: il sottopasso che dovrebbe collegare le diverse attività commerciali, due fermate dell'autobus, l'ufficio postale, la farmacia comunale, la chiesa e gli uffici comunali è completamente abbandonato e transennato con grave disagio e pericolo per chi giornalmente deve attraversare le tre strade che confluiscono nella piazza-incrocio". Federconsumatori, quindi, lancia un appello all'amministrazione comunale affinché il sottopasso di Monteluce venga riaperto al più presto per evitare che i pedoni siano costretti a infiniti slalom tra macchine e autobus che nelle ore di punta sono numerosissimi". L'associazione ricorda inoltre che la piazza è giornalmente attraversata dagli studenti che vanno e vengono dalle facoltà universitarie di via del Giochetto e da quelli che risiedono presso la casa della studentessa". Interviene sulla questione con un post sul suo profilo Facebook anche il consigliere comunale del Pd, Francesco Zuccherini: "Da anni chiediamo che venga messo in sicurezza e riaperto il sottopassaggio di Monteluce - evidenzia Zuccherini - Due anni fa fu inserito anche nel piano triennale dei lavori pubblici del Comune, prontamente cancellato però l'anno successivo senza il minimo intervento. Occuparsi della città vuol dire anche occuparsi dei territori in maniera seria e programmata". (CORRIERE DELL'UMBRIA)
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