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Cronaca

Bettona, va sul posto di lavoro dell'ex moglie e le punta una pistola contro: "Ti ammazzo se non torni con me"

L'uomo ora si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico

04 Dicembre 2024, 15:58

Bettona, va sul posto di lavoro dell'ex moglie e le punta una pistola contro

L'uomo ha minacciato per anni la donna e i suoi familiari

Ha minacciato la moglie, ma anche i figli e il cognato, di morte, se la donna non fosse tornata con lui. Per questo è stato allontanato da casa e gli è stato notificato un divieto di avvicinamento, provvedimenti che non hanno però fermato l’uomo, un 45enne di origini albanesi che ha continuato a minacciare e perseguitare l’ex compagna. Che lo ha denunciato ai carabinieri i quali - dopo le indagini e l’ok del gip - gli hanno notificato nuovi provvedimenti, di arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico. E proprio quando l’uomo è stato rintracciato dai carabinieri è stato trovato non solo in possesso anche di un cacciavite e di una dose di cocaina ma anche alla guida di un’auto senza aver mai conseguito la patente di guida: motivi per i quali è stato ulteriormente denunciato. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Bettona, dipendenti dalla compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino, che hanno accertato come l’uomo, con condotte reiterate, avrebbe perseguitato e minacciato di morte la coniuge, anche in presenza dei figli minorenni. In particolare, animato da gelosia e non accettando la decisione della donna di allontanarsi da casa ed interrompere la relazione a causa dei suoi comportamenti, il 45enne l’avrebbe ripetutamente controllata in maniera ossessiva, tartassandola di chiamate e messaggi anche in piena notte e, da ultimo, si sarebbe addirittura presentato al lavoro con una pistola che le avrebbe puntato contro, minacciandola di morte se non fosse tornata con lui entro 10 giorni.  Le minacce di morte venivano estese anche al fratello della donna, presso la cui abitazione erano stati accolti madre e figli. Solo a quel punto la donna decideva di denunciare i fatti. Conclusa l’attività investigativa e ricostruita compiutamente la vicenda la Procura, evidenziando la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ha chiesto l’applicazione di una misura cautelare. Il gip, sulla scorta degli elementi forniti e ritenuti gravi i numerosi atteggiamenti aggressivi dell’uomo, ha disposto nei suoi confronti i domiciliari e il braccialetto elettronico.

 

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