VERDE PUBBLICO E PROTESTE
“Se l'albero è cavo ma stabile non si taglia”. Questo uno dei cartelli che martedì 26 agosto hanno accompagnato il presidio formato da una cinquantina di persone contro l’abbattimento di alcuni alberi nel parco della Passeggiata a Terni.
L’obiettivo del nuovo sit-in - dopo quello della settimana precedente - è stato quello di richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale sulla tutela del verde storico della città, tanto che su un altro cartello c'era scritto “Piantumare almeno 10.000 nuovi alberi”.
La decisione di procedere al taglio dei 18 alberi pericolanti è stata ritenuta necessaria per tutelare la sicurezza delle centinaia di persone, soprattutto famiglie, che ogni giorno utilizzano il parco, polmone verde della città.
Comunque la decisione continua a sollevare polemiche. I manifestanti chiedono maggiore trasparenza e coinvolgimento nelle scelte, temendo una perdita irreversibile del patrimonio arboreo.
A testimonianza della crescente preoccupazione, alcune associazioni hanno già presentato due esposti alle autorità competenti: il primo la scorsa settimana e il secondo nella giornata di ieri, chiedendo di verificare la correttezza delle procedure e l’impatto degli interventi sul parco.
Intanto, l’assessore alle Manutenzioni del Comune di Terni, Marco Iapadre, nei giorni scorsi aveva replicato sottolineando l’impegno del Comune sul fronte del reimpianto, dicendo che l'amministrazione si è già attivata. Inoltre ha aggiunto che le specie da mettere a dimora verranno concordate con la Soprintendenza, che in questo caso ha un ruolo sugli aspetti estetici del parco, tanto che è stato già fissato un incontro.
Resta alta, dunque, l’attenzione dei cittadini, che chiedono garanzie sul futuro del parco e sulle modalità degli interventi, mentre l’amministrazione promette un progetto condiviso e rispettoso del valore storico e paesaggistico della Passeggiata.
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