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SICUREZZA

Terni, firmato in Prefettura il protocollo d'intesa per il controllo di vicinato. Bandecchi: "Non cerchiamo sceriffi" - FOTO

31 Luglio 2025, 12:06

"Non cerchiamo cittadini-sceriffi, Rambo né Robocop. Non parliamo di ronde, camicie verdi, rosse o di qualsiasi altro colore. Parliamo di cittadini esemplari che hanno tempo e voglia di contribuire alla cura dei luoghi dove vivono". Questa la sintesi del sindaco e presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi, in merito ai contenuti del protocollo sottoscritto mercoledì mattina con la prefettura di Terni e relativo al progetto di 'controllo di vicinato'. La firma è avvenuta alla presenza dei comandanti provinciali dei carabinieri (Antonio De Rosa), della Guardia di finanza (Mauro Marzo), del vice questore vicario Paolo Guiso e del tenente Gilberto Morelli per la polizia Locale di Terni.

"Il protocollo - ha detto il prefetto Antonietta Orlando - incentiva la collaborazione fra cittadini e forze dell'ordine attraverso la costituzione di 'gruppi di vicinato' che svolgono un'attività di mera osservazione. Sono 'sensori' sul territorio che fanno riferimento a coordinatori adeguatamente formati dalle forze dell'ordine che, a loro volta, avranno dei referenti nelle forze di polizia. Le segnalazioni giungeranno direttamente all'attenzione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che le analizzerà per valutare eventuali fenomeni meritevoli di attenzione operativa, in termini preventivi e repressivi. Le riunioni saranno come sempre settimanali, per verificare puntualmente ogni problema".

Il senso dello strumento, adottato da qualche anno da altre realtà italiane, è stato illustrato dal sindaco Bandecchi: "In questa fase è opportuno che arrivino ai cittadini messaggi chiari e scevri da ogni dubbio. Il 'controllo di vicinato' non è fatto di improvvisazione né di pattugliamenti, ma risponde a criteri legali nati proprio dalle forze dell'ordine che a suo tempo hanno stabilito un preciso protocollo per far diventare ciascuno di noi una 'telecamera vivente'. Non tutti i cittadini potranno riferire ai loro coordinatori ciò che osservano, ma si dovrà fare domanda e nel progetto verranno inserite soltanto persone esemplari che le forze di polizia, in collaborazione con la prefettura, formeranno allo scopo. Non cerchiamo 'sceriffi' ma, ad esempio, persone anziane o invalide che hanno la giornata piena 'di niente' ma al tempo stesso hanno occhi e la giusta intelligenza per capire le situazioni. In prima battuta l'attività di coordinamento potrà essere sostenuta dalla polizia Locale, per non gravare sulle altre forze dell'ordine e fornire una 'schermatura' iniziale. L'obiettivo è incentivare la cura per il territorio, incrementando le azioni di tutela e il benessere dei cittadini".

Dal prefetto Orlando è giunto anche un invito a "denunciare sempre, perché lo strumento della denuncia è fondamentale per poter prevenire e quindi reprimere le situazioni di illegalità".

Lo stesso prefetto ha ricordato l'efficacia dell'app YouPol della polizia di Stato, che consente di effettuare segnalazioni – anche corredate da foto e video – in forma anonima e tutte vagliate dalla sala operativa della questura cittadina.

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