IL PERCORSO
A Palazzo Petrignani di Amelia inaugurata la mostra interattiva “Alessandro Geraldini, il primo vescovo americano”, promossa dal Comitato Diocesano per le celebrazioni del 500° anniversario della morte del vescovo Alessandro Geraldini, umanista rinascimentale e primo vescovo residente in America, nella diocesi di Santo Domingo.
Realizzata dalla società Euromedia di Terni, con il contributo della Fondazione Carit, la mostra offre un percorso immersivo e multimediale che racconta la vita, il pensiero e le opere di una figura centrale nel dialogo tra la cultura europea e quella americana agli albori della colonizzazione.
Geraldini, nato ad Amelia nel 1455, fu precettore degli infanti di Spagna, sostenitore del viaggio di Cristoforo Colombo e autore di numerosi scritti di carattere politico, pedagogico e religioso.
Durante l’inaugurazione, sono intervenuti il vescovo della diocesi di terni, Narni e Amelia monsignor Francesco Antonio Soddu e numerose autorità civili e militari. Il prof. Edoardo D’Angelo, presidente del Comitato promotore, ha introdotto la mostra dialogando con il prof. Luca De Luca Picione dell’Università di Napoli Federico II sul tema “L’Umanesimo, l’Altro e le sfide del presente”. D’Angelo ha sottolineato come Geraldini, pur non essendo cronologicamente il primo vescovo nelle Americhe, rappresenti la prima figura di alto rilievo secolare a stabilirsi stabilmente sul territorio, contribuendo in modo decisivo al dibattito sul rapporto tra europei e popolazioni indigene. "La mostra – ha affermato D’Angelo – vuole far comprendere cosa ha significato Geraldini nel passato e cosa continua a rappresentare oggi. Un umanista che mette al centro l’incontro con l’altro e la volontà di comprenderlo".
A presentare il progetto espositivo è stato Gianluca Perissinotto di Euromedia, che ha evidenziato il lavoro svolto dal team nell’allestimento multimediale con tecnologie immersive e videomapping, pensato per essere accessibile, coinvolgente e inclusivo.
La mostra sarà visitabile nei prossimi mesi e rappresenta un’occasione unica per riscoprire una figura storica che parla al presente, attraverso il linguaggio della tecnologia e dell’incontro tra le culture.
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