guerra in ucraina
"L'accordo di oggi è un punto iniziale" anche per risolvere la questione dell'Ucraina ma "ora possiamo tornare ad avere rapporti pragmatici tra la Russia e gli Stati Uniti". Sono le parole del presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, nel corso della conferenza stampa in Alaska, dopo l'incontro andato in scena ad Anchorage venerdì 15 agosto con il presidente Usa, Donald Trump. L'incontro con Vladimir Putin è stato "molto produttivo" e ci sono stati "molti punti sui quali abbiamo concordato". Ha aggiunto Donald Trump, facendo riferimento anche a un paio di "grossi punti" sui quali ancora non c'è accordo.
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In chiusura della conferenza stampa congiunta, Vladimir Putin ha invitato - in inglese - Donald Trump a tenere un prossimo round negoziale a Mosca. Il presidente americano -visibilmente sorpreso - ha risposto: "Questa è interessante. Mi prenderei un po' di critiche. Ma potrebbe anche succedere". I due leader poi non si sono fermati per rispondere alle domande dei giornalisti presenti, limitandosi a leggere dichiarazioni.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato alla telefonata che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tenuto con i leader della Nato per informarli sull'incontro avuto ieri in Alaska con il presidente russo Vladimir Putin. È quanto si apprende da una portavoce della Commissione Ue.
"Si apre finalmente una spiraglio per discutere di pace in Ucraina. L'Italia sta facendo la sua parte insieme ai suoi alleati occidentali". Questo il primo commento della premier Giorgia Meloni, dopo l'incontro in Alaska tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin.
"Ogni passo in avanti verso la Pace, come quello di ieri, è una buona notizia". Lo scrive sui social il vicepremier Matteo Salvini, commentando il vertice in Alaska tra Trump e Putin. "Come chiesto da Papa Leone, che al posto delle armi torni a parlare la diplomazia, senza che nessuno la ostacoli", aggiunge.
"Mi pare che sia stato compiuto un passo in avanti verso la pace. C'è ancora molto da lavorare. Il governo italiano sostiene l'azione del presidente Trump, il lavoro degli Stati Uniti, ma nello stesso tempo siamo pronti a collaborare fattivamente insieme ai paesi europei alla realizzazione di un vertice al quale dovranno partecipare insieme a Trump, Zelensky e Putin". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, collegato in diretta su Retequattro allo "Speciale TG4: Disgelo in Alaska".
"Le scene di sottomissione adorante di Trump a Putin non hanno precedenti nella storia delle relazioni internazionali USA. Ciò a cui Trump e’ interessato e’ il business e lo show, ciò a cui Putin è interessato e’ ripristinare la sfera d’influenza sovietica. Così non può esserci partita". Lo scrive sui social Carlo Calenda.
"Il vertice Trump-Putin è stato un passo avanti significativo e ci auguriamo abbia avviato un percorso virtuoso. La prospettiva di un trilaterale con Zelensky è molto positiva ed è importante che l'Italia e l'Europa continuino a lavorare per una pace giusta insieme agli Stati Uniti". Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
"Ora all’Europa del Riarmo, che non è stata costruttrice di canali di pace, soprattutto quando l’Ucraina era senza dubbio più forte ai tavoli, non resta che il ruolo da comprimario e augurarsi che lavorando duramente con pieno coordinamento diplomatico si imposti una pace giusta e ragionevole. È imbarazzante leggere nero su bianco l’esultanza di Meloni per spiragli per discutere di pace dopo la politica guerrafondaia e ostile a negoziati condotta da Chigi in questi anni". Così il presidente M5S Giuseppe Conte sui social commenta il vertice di ieri in Alaska postando una fotografia della stretta di mano tra Donald Trump e Vladimir Putin.
“Il summit in Alaska doveva liberare l’Ucraina, ha liberato solo Putin sulla scena internazionale. Se due poco di buono si incontrano di buono può venirne veramente poco. La fine del diritto internazionale, piegato alle logiche dell’affarismo, e la fine la fine dell’asse atlantico come lo abbiamo conosciuto negli ultimi ottant’anni. La sottomissione definitiva della Nato, dell’Europa e dell’Ucraina che 'dovranno accettarè. Nessun cessate il fuoco per l’Ucraina, usata come merce di scambio. Cos’altro deve accadere affinché l’Europa si svegli?”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
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