POLITICA
Umbria “da ricostruire”. Lo ha detto Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, alla festa regionale del partito, Proxima, a Collestrada, intervistato dal direttore del Corriere dell’Umbria Sergio Casagrande. “Dopo cinque anni di destra al governo l’Umbria è tutta da ricostruire”, ha affermato Fratoianni, “a partire dalla sanità pubblica che è stata smantellata a favore di quella privata. Perché il governo della destra, territorio per territorio, è un governo disastroso, è un governo che su tutti i dossier fondamentali, uno fra tutti, forse il più sentito, quello della sanità, fallisce. E’ il terreno su cui ovunque la destra produce un disastro senza precedenti. Ma anche qui, attenzione: non è il frutto semplicemente di un mal governo, di un'incapacità, c'è anche quello, è il frutto di un obiettivo politicamente dichiarato. Io me lo ricordo quando hanno vinto le elezioni regionali in Umbria la prima volta, nel programma elettorale ce l'avevano scritto in chiaro, l'implementazione della sanità privata, e lo smantellamento della sanità pubblica non è una conseguenza ma un presupposto, c'è poco da fare”.
Ora questo vuol dire che dove non c'è il centrodestra che governa, “la sanità è perfetta, no, naturalmente ci sono un sacco di guasti, ce ne sono stati anche in questa regione in passato, dobbiamo bene farci i conti, non solo perché bisogna vincere ma perché quando hai vinto poi devi essere in grado di mettere in campo politiche e scelte che che non consentano alle destre di tornare, devi segnare il cambio di passo, dalla sanità all’intera vocazione di un territorio”, ha evidenziato l’onorevole.
Incalzato dalle domande di Casagrande, Fratoianni ha espresso la sua posizione sulle politiche energetiche: no deciso agli inceneritori. “Se andiamo a vedere quello che è successo in giro, là dove li hanno fatti più o meno grandi o dove li stanno facendo, quasi sempre la scelta del termo valorizzatore coincide con un rallentamento, talvolta con uno stop, talvolta con un deciso passo indietro nel ciclo integrato della raccolta e della differenziazione e del rifiuto”. No deciso al nucleare (“tra Pichetto Fratin e Parisi sto con quest’ultimo”), sì alle rinnovabili, ecolico compreso, ma serve “razionalità”. E una programmazione. “Cerchiamo di localizzare questi impianti, siano eolici o fotovoltaici, laddove il loro impatto a parità di resa è meno problematico, si affronti questa discussione, con le comunità locali, ma anche qui non delegando esclusivamente al mercato, cioè agli interessi delle aziende che fanno i bandi e intascano le concessioni”. Dure le critiche al ddl sicurezza (“infame”), soprattutto nella parte in cui “prevede la galera per chi manifesta” e il sovraffollamento nelle carceri. Per l’Umbria e per l’Italia auspica “una classe dirigente in grado di ragionare attorno ad un progetto, cioè di far riguadagnare alla politica una funzione”. Per contrastare un'idea di “disgoverno”, quella “tipica delle destre economiche, sociali, politiche, che in questi anni hanno progressivamente piegato nella direzione di ridurre al minimo la funzione pubblica, non solo dal punto di vista delle sue competenze formali, ma della sua capacità sostanziale di programmare le proprie scelte sulla base di obiettivi definiti, che non fossero quelli, nel caso dalla destra, di implementare lo spazio del mercato e della mercificazione, perfino delle relazioni”. “Io penso - ha detto ancora Fratoianni - che una regione e un paese migliori sono quelli in cui innanzitutto la politica si torna a fare in modo sano il suo mestiere, a riguadagnare una centralità”. Poi ha evidenziato l’esigenza di affrontare le politiche industriali, a partire dall’Ast, dell’istruzione, nei rapporti con le due università, del sostegno alle pmi. “Su tutto questo a me pare che la destra sia semplicemente muta, priva di un'iniziativa, di un punto di vista, o almeno io non l'ho visto”. Certo nel campo largo ci sono forze con opinioni e posizioni diverse, vedi la stessa Avs e il partito di maggioranza relativa, il Pd, sui conflitti in corso, quello in Ucraina e quello israeliano palestinese. Rispondendo a una domanda del direttore, Fratoianni ha messo in luce tutte le differenze con i dem calcando molto sul tema del pacifismo, fattore che più li ha convinti nella scelta di Stefania Proietti a candidata presidente per la regione. “E’ un'ottima candidatura, è una brava sindaca, ha lavorato bene ed ha fin dal principio messo a disposizione la sua esperienza, il suo punto di vista, una cultura politica fortemente pacifista e, fatemelo dire, in questo momento la pace è la questione delle questioni. Questa è, per me, di per sé una buona carta d'identità”. Stilettata finale a Donatella Tesei. “Ci dica quando si vota, è obbligata! Lo so che per lei questo sarà un brusco risveglio come dopo un incubo, ma prima o poi bisognerà votare e noi vinceremo le elezioni”.
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